venerdì, novembre 24, 2006

Sergio Laparola quindicesima

Le luci si sono spente e con esse la catena di pensieri di Sergio, Laparola...
Fuori, la luna, è tornata ad essere l'unica regina in un cielo invernale.
Fermo, al fianco di Leo, Sergio si è messo a fissare il buio e le poche ombre.
Il gioco di tuffarsi in se stessi.. quello in cui Leo ha perso le gambe.
Notte

Sergio Laparola quattordicesima

Una cosa è certa, Sergio, Laparola, cerca poesia, non ordine...
Due note realmente dissonanti. Un'idea di dissonanza pura...
Un ritmo che poco abbia a che fare con il tempo...
Seduto su un muretto, di fronte ad una pianura, lo sguardo a cercare un suo personale piano sequenza.
Notte

Haiku

Il tempo... è imbarazzante come da una parte si speri che faccia il suo lavoro, cancellando o ammorbidendo e dall'altra si faccia di tutto perchè non lasci tracce...
E' un po' come pretendere rispetto senza averne mai sentito la mancanza..
Notte

giovedì, novembre 16, 2006

Sergio Laparola tredicesima

Ci sono immagini care a Sergio, Laparola...
Foglia morta sul cemento, particolare in secondo piano, oggetto utile ma bidimensionale, fiocco su una scatola regalo, gancio su cui poggiare lunghe giornate, freno a mano.
Sergio non ama le feste dove bisogna travestirsi, ma sembra avere un naturale dono per il mimetismo e l'evaporazione.
Notte

martedì, settembre 05, 2006

Leo 36

Che Leo fosse ancora vivo era una considerazione totalmente soggettiva… lo pensavano solo i suoi pochi visitatori, Sergio, il gatto, l’infermiera ed il dottore. Qualsiasi cosa lo avesse colto, gli aveva tolto il controllo sugli unici due sensi di cui ancora si fidava la vista e il tatto.
Notte

Sergio Laparola dodicesima

Era passato del tempo da quando Sergio…. Laparola, aveva messo Leo nel suo letto e se ne occupava. Scoperto come si manteneva economicamente il suo ospite, aveva deciso di trattenere una parte del ricavato delle vendite. Il magazzino di Leo era ancora pieno,, colmo…
Un po’ d’aria per Sergio, Laparola.
Notte

Haiku

Non c’è riva di fiume, campo di girasoli o distesa d’acqua, abbastanza grandi da poter contenere tutto e tutti i passati che sono stati o hanno da venire. L’unica azione possibile è quella di trovare, ogni tanto, una forma corretta per illuminarli.
Notte

Sergio Laparola undicesima

Facendo leva sul vuoto, Sergio ha imparato l’arte e la precarietà dell’esserci.
Riprendere uno sfondo a scelta, apparire e scomparire in momenti non troppo prevedibili. Allontanando il bisogno di far parte con la convinzione di essere parte.
Notte

Haiku

Presa la strada non evitare la polvere. Colto il momento dimenticate il tempo come distanza. Non bastano tre dimensioni per essere viaggiatori… Arrivare a 5 sarebbe poesia.
Notte.

Haiku

Un sasso che cade in un pozzo senza infrangere una luna, un uccello che si tuffa in acqua senza un pesce da catturare, un fuoco acceso senza il desiderio di scaldarsi, due colori vicini senza il dovere di comunicare…
Brevi istanti di liberta sfuggiti a qualsiasi estetica.
Notte

Haiku

E’ inutile correre dietro al Tempo del orologio, solo una pila scarica ci potrebbe salvare… E sarebbe una vittoria apparente… Esiste un ritmo interno che non è fatto né di suoni né di immagini.
Esiste un tempo emotivo che da ad un’ora lo statuto di un’intera giornata e ad un minuto il valore di un anno..
Un vago filosofeggiare?
Notte

Haiku

Il legno di faggio è duro e liscio, adatto ad essere impugnato.
Il legno di faggio non è mai stato il bastone di un viandante, ma ha spesso accompagnato le fatiche del falegname e del contadino.
Notte

Sergio Laparola decima

Solamente quando tutto si era concluso… solo allora…
Con una sigaretta fra le labbra e la vista un po’ annebbiata, Sergio, Laparola si era accorto di quanti erano stati i momenti in cui cercare il contatto giusto. Come lampi i sorrisi e quelle espressioni, così “luminose” gli tornavano in mente… Intanto attraversava l’ennesimo incrocio, senza mai decidersi a girare… Contava con la mente, Sergio… Laparola., e si chiedeva perché mancasse la frustrazione e venisse a galla la solita ironia.
Notte

Haiku

Mani che incontrano mani, distrattamente…
Poi ancora mani che si muovono in gesti incomprensibili…
Mani che sentono il cambiare della temperatura ma non delle condizioni…
Mani infilate nelle tasche alla ricerca di un appiglio….
Sono tutte queste mani a rendermi preziosi certi sguardi.
Notte

Sergio Laparola nona

Plastica e lamiera intorno a Sergio, Laparola…
-Un bell’ambietino…- Spesso lo pensava. Mancava uno di quei grandi orologi con le lancette… di quelli sui ipnotizzarsi con la propria apatia. Il silenzio intorno, Sergio…. Laparola. Notte

Sergio Laparola ottava

Passano le notti, mentre i giorni vanno solo ad accumularsi...
Le parole sono alla luna, quando gli aguardi non raggiungono mai il sole.
Gelati al mandarino, luci ad intervallare e ferite da guinzaglio.
Questi sono i ritmi del tempo di Sergio, Laparola.
Notte

lunedì, agosto 14, 2006

Haiku

In mezzo ad un prato stava un vecchio e frondoso albero...
Sull'albero vivevano alcuni scoiattoli...
Una tartaruga, dal prato, li osservava ogni giorno... invidiando la loro felicità...
Un giorno, un'acquila, insegno involontariamente alla tartaruga quanto, un piccolo mondo felice, non sia per niente una conquista sicura.
Notte

Sergio Laparola settima

Sergio, Laparola, ha smesso di amare quando ha smesso di odiare...
non per scelta, ma per una precisa osservanza della legge degli opposti...
A volte disprezza ma difficilmente compra.
Parla molto Sergio , Laparola, conscio del fatto che l'ascolto è un dono prezioso.
MA non chiedetegli mai perchè abbraccia gli alberi... non vi risponderà.
Notte

Haiku

Trovo estremamente elegante il riuscire ad emulare una serenità mai sfiorata....
Trovo soddisfacente che una tale recita risulti così convincente da creare atmosfere rassicuranti.
Trovo singolare che certi fatti diventino spesso, date pronte all'occorenza...
E dopo aver trovato tutte queste cose, vorrei che ogni mio giorno fosse ogni giorno diverso.
Notte

sabato, agosto 05, 2006

Sergio Laparola sesta

L'occhio sinistro fatica a ritrovare tutte le gradazioni di verde offerte da un sole da turisti.
Sergio cerca d'indovinare i ritmi biologici dei passanti.
Un pallone aereostatico terribilmente rosa, riceve lampi di vita da un'aria troppo leggera per significare, per Sergio, Laparola.
Notte

haiku


Da qui non si vedono case, nè gesti rassicuranti...
da qui non si sentono frasi di senso compiuto,
da qui nulla inizia e ancora meno finisce.
Da qui è un punto da cui la prospettiva perde ogni suo potere senza nemmeno lasciare spazio
ad ammiccanti geometrie bizantine.
Da qui è ora e mai adesso.
Notte

venerdì, luglio 21, 2006

Sergio Laparola quinta

C’è una ferita che è comparsa sulla mia fronte stanotte… Non ha origine né un senso apparente…ad un ulteriore sguardo ne ho notato la forma, una piccola y sul lobo frontale destro…parte di una delle equazioni che cantano nella mia testa, venuta in superficie per ricordarmi l’inutilità naturale delle soluzioni.
Notte

Leo, Rigoni e Mimì in spiaggia

Leo pensava che Rigoni fosse un imbecille, buono a dare ottimi consigli solo per il gusto di sentirsi l’unico degno di sbagliare. Geloso delle sue sconfitte, novello primo dio. Rigoni pensava che Leo fosse un essere incapace di godere della vita, anche dopo un frontale con la fortuna. Lo salvava solo quello strano istinto… quello che lo trasformava in una fenice.. quasi… sempre… al momento… giusto?
Mimì pensava, semplicemente perché quella era la sua natura.
Chi scegliereste per una vacanza sole&mare?
Notte.

Sergio Laparola quarta

C’è un film, una serie di microscene girate in ambienti modesti e spogli.
Personaggi a due dimensioni calati in un approssimativo bianco e nero. Più strano di un paradiso… Dicono sia un bel posto.
Notte.

haiku

Un campanile dai molti rintocchi ed un campanaro sordo al passare del tempo . Ogni volta che apro la finestra il panorama muta. Due campane sorelle ed un prete che vorrebbe più pecorelle. C’è un negozio in centro in cui vendono emozioni. E fa sorridere il contegno con cui, tanti singoli, raccontino le loro vite con le stesse parole.
Notte.

Haiku

C’è un film, una serie di microscene girate in ambienti modesti e spogli.
Personaggi a due dimensioni calati in un approssimativo bianco e nero. Più strano di un paradiso… Dicono sia un bel posto.
Notte.

haiku

Vendo il mio tempo al peggior offerente, regalo il mio tempo ai non offerenti e spreco il mio tempo con saggia stupidità. Sono geloso solo del mio tempo, sono ricco solo del mio tempo. Rimpiango e ricordo solo il tempo. Notte

Haiku

Benvenuti nel paese dei cani e dei proclami….Dove l’-ante è figlio dell’-ato e un cammello in una cruna non è mai passato. Dove si susseguono i più , i meno, i peggior a braccetto con i sogni e i colpi mortali sono figli dei bisogni, Benvenuti tra sirene, panettieri, calciatori volanti e coccodrilli, dove o si cade soli o si imitano i birilli. Che ci da un cane giallo in questo paese? Fuma, suda e compra cappelli con larghe tese. Notte

Leo 35

Nonostante il caldo fosse passato, si fosse alzata una leggera brezza, … a Leo mancava il fiato. L’aria continuava ad essere insufficiente. Attaccava le labbra alla sigaretta . Come se fosse una sorta di macchina che lo aiutasse a respirare un’altra aria, la sua aria.. Non si era mai assuefatto alle comparsate. Ma come si crea una storia senza personaggi? Leo quella notte ha sognato che la telecamera lo seguisse mentre abbandonava l’ennesima scena. Un finale imbrobabile. A Leo mom sono mai piaciute certe definizioni….Tipo “leggera brezza”….
Ogni vento ha un suo nome.
Notte

Haiku

Mentre l’acqua lo inghiottiva, si poneva delle domande. Si chiese cosa lo avesse spinto ad affrontare un elemento che non conosceva in un giorno così ostile e con nessuna preparazione. Si chiese anche cosa gli impedisse di urlare e di agitare le braccia per richiamare l’attenzione di qualcuno.
Chiedere un aiuto è un urlo, chiedere soccorso è spesso qualcosa di silenzioso… e sempre segreto. Notte

giovedì, luglio 06, 2006

haiku

La pioggia improvvisa, per quanto prevista, iniziò a cadere senza interruzione. Il caldo, persistente, per giorni aveva reso l'asfalto un'enorme piastra elettrica.... Una sorta d'inferno in potenza che rendeva il singolo impatto delle goccie un esempio d'inutilità. Quel giorno Leo aveva dato ragione senza convinzione, due volte, mischiato colori e discorsi inadatti e letto di deserti.
Un piccolo saggio sul concetto di straniamento
Notte

haiku

Tutto va come deve andare?
E continuava a resistere ed esistere ad oltranza, mangiando suole, bevendo nelle pozzanghere, dormendo con parsimonia e facendo da scudo umano quando necessitava.
A volte guardava la sua ombra e e si accorgeva di quanto fosse insufficiente, poi lei lo guardava e l'invitava a far finta di niente...i suoni di richiamo erano solo quelli di allerta e questo rendeva chiara la beffa che nasce , dall'essere tristo transitivo ed intransitivo se piace. Notte.

giovedì, giugno 29, 2006

haiku

Invitato a riprendere video di mito del rock, che nel Limbo organizza lisergici girotondi con bambini non battezzati,
reduce da tentativi di riportare ordine in supposti mondi armonici di mele, rivalutata la vita organizzata intorno a feticci finto naif in carta di riso....Decise che non esisteva una compressione ideale per una depressione oggettiva in 4:3....
Notte

haiku

La polvere si è depositata ovunque... ha trovato spazio, un po' come il tempo nel suo scorrere ricopre gli esseri umani
Togliere la polvere è un po' come sperare che il tempo cessi lasciare il segno del suo passare , nasconderla è come credere che dimenticare sia un potere del tempo....
e magari anche una medicina miracolosa...
Un cane giallo sotterra solo gli ossi e i morti.
Notte

giovedì, giugno 22, 2006

Haiku

Nella locanda entrarono ,in succesione, un contadino, un mercante, un pescatore ed un pazzo.
Dopo aver cenato si misero a giocare a carte, a discutere, a bere e fumare.
Uno di loro perse tutto al gioco, un altro si dimentico il perchè fosse lì ed un terzo perse la voglia di ridere.
Dalla locanda uscirono, in successione, un povero, uno smemorato, un melanconico ed un pazzo.
Notte

Haiku

C'è da credere alla storia di Davide e Golia? O è meglio sentirsi un po' più piccoli quando capita?
il cane giallo ricorda meravigliose ritirate, senza il bisogno di fare terra bruciata, passando per paesi tristi, annunciando il lieto arrivo di vincitori generativi, di mattini radiosi e di armonie dimenticate.
Sempre evitando supposti processi di beatificazione. Come chiamare questi eventi sconfitte?
Ci sono pazzi che le chiamano Amore.
Notte

Haiku

Un viaggio inizia sempre da un bisogno, di spingere un confine fino ad un sogno.
E sia poi l'unica via...tra le mille divergenti.
E sia quella della contraddizioni che compongono un filo rosso.
Meglio cadere preda dei propri venti che evitare sguardi in giorni senza fine o cercare sos nelle apposite colonnine.
Notte

Haiku

La gamba sinistra nel vuoto fino al ginocchio, quella destra incastrata in un buco di pietra che le è franata attorno.
Le braccia tese in alto a sostenere una volta celest che non c'è.
Sulla schiena una scritta: mai abbastanza.
Questa è la posizione in cui si provano sensazioni, non sentimenti.
Notte.

Haiku

Sul fondo del mare esistono frecce che non hanno colto il bersaglio, bolle d'aria custodi di silenzi perfetti, piccoli quadri di un blu troppo profondo, amanti ammanettati senza storia. Non è triste galleggiare sempre sopra così tanti tesori?
Notte

sabato, giugno 10, 2006

Haiku

Sono entrato nella città dalla porta nord, come ogni straniero che si rispetti.
Ho chiesto ad un vecchio: "dov'è il vostro luogo più alto?"
Sono salito ed il mio sguardo si è perso nel concetto di piano.
Con memoria alla rosa, ho scelto il mio vento e gli ho affidato in silenzio le mie parole migliori.
Qualcuno le ha più viste?
Notte