lunedì, febbraio 06, 2006

LEO 22

C'è stato un tempo in cui la lingua di Leo era viva, quanto le sue corde vocali...
Leo parlava, comunicava, regalava parole e silenzi...
Ha sempre pensato che avessero valore, che fossero l'unica moneta che non avrebbe mai perso potere d'acquisto...
Erano gli unici regali che non sarebbero mai finiti in soffitta o in cantina.
C'erano anche dei giorni in cui le parole non bastavano ad esprimere certi suoi dissensi...
Giorni in cui avrebbe imbracciato un AK, se avesse trovato una bandiera, un'idea o una persona per cui osare il tutto per tutto..
Quando la luna non è piena, ne mezza e non assomiglia neanche all'etichetta di un liquore, Leo risente in bocca quell'amaro..
Lo vive come se non fosse un ricordo... Leo vive la sua poetica del dopo, come se tutto fosse già successo.
Notte