martedì, settembre 05, 2006

Leo 36

Che Leo fosse ancora vivo era una considerazione totalmente soggettiva… lo pensavano solo i suoi pochi visitatori, Sergio, il gatto, l’infermiera ed il dottore. Qualsiasi cosa lo avesse colto, gli aveva tolto il controllo sugli unici due sensi di cui ancora si fidava la vista e il tatto.
Notte

Sergio Laparola dodicesima

Era passato del tempo da quando Sergio…. Laparola, aveva messo Leo nel suo letto e se ne occupava. Scoperto come si manteneva economicamente il suo ospite, aveva deciso di trattenere una parte del ricavato delle vendite. Il magazzino di Leo era ancora pieno,, colmo…
Un po’ d’aria per Sergio, Laparola.
Notte

Haiku

Non c’è riva di fiume, campo di girasoli o distesa d’acqua, abbastanza grandi da poter contenere tutto e tutti i passati che sono stati o hanno da venire. L’unica azione possibile è quella di trovare, ogni tanto, una forma corretta per illuminarli.
Notte

Sergio Laparola undicesima

Facendo leva sul vuoto, Sergio ha imparato l’arte e la precarietà dell’esserci.
Riprendere uno sfondo a scelta, apparire e scomparire in momenti non troppo prevedibili. Allontanando il bisogno di far parte con la convinzione di essere parte.
Notte

Haiku

Presa la strada non evitare la polvere. Colto il momento dimenticate il tempo come distanza. Non bastano tre dimensioni per essere viaggiatori… Arrivare a 5 sarebbe poesia.
Notte.

Haiku

Un sasso che cade in un pozzo senza infrangere una luna, un uccello che si tuffa in acqua senza un pesce da catturare, un fuoco acceso senza il desiderio di scaldarsi, due colori vicini senza il dovere di comunicare…
Brevi istanti di liberta sfuggiti a qualsiasi estetica.
Notte

Haiku

E’ inutile correre dietro al Tempo del orologio, solo una pila scarica ci potrebbe salvare… E sarebbe una vittoria apparente… Esiste un ritmo interno che non è fatto né di suoni né di immagini.
Esiste un tempo emotivo che da ad un’ora lo statuto di un’intera giornata e ad un minuto il valore di un anno..
Un vago filosofeggiare?
Notte

Haiku

Il legno di faggio è duro e liscio, adatto ad essere impugnato.
Il legno di faggio non è mai stato il bastone di un viandante, ma ha spesso accompagnato le fatiche del falegname e del contadino.
Notte

Sergio Laparola decima

Solamente quando tutto si era concluso… solo allora…
Con una sigaretta fra le labbra e la vista un po’ annebbiata, Sergio, Laparola si era accorto di quanti erano stati i momenti in cui cercare il contatto giusto. Come lampi i sorrisi e quelle espressioni, così “luminose” gli tornavano in mente… Intanto attraversava l’ennesimo incrocio, senza mai decidersi a girare… Contava con la mente, Sergio… Laparola., e si chiedeva perché mancasse la frustrazione e venisse a galla la solita ironia.
Notte

Haiku

Mani che incontrano mani, distrattamente…
Poi ancora mani che si muovono in gesti incomprensibili…
Mani che sentono il cambiare della temperatura ma non delle condizioni…
Mani infilate nelle tasche alla ricerca di un appiglio….
Sono tutte queste mani a rendermi preziosi certi sguardi.
Notte

Sergio Laparola nona

Plastica e lamiera intorno a Sergio, Laparola…
-Un bell’ambietino…- Spesso lo pensava. Mancava uno di quei grandi orologi con le lancette… di quelli sui ipnotizzarsi con la propria apatia. Il silenzio intorno, Sergio…. Laparola. Notte

Sergio Laparola ottava

Passano le notti, mentre i giorni vanno solo ad accumularsi...
Le parole sono alla luna, quando gli aguardi non raggiungono mai il sole.
Gelati al mandarino, luci ad intervallare e ferite da guinzaglio.
Questi sono i ritmi del tempo di Sergio, Laparola.
Notte